Polipo infiammatorio auricolare in un gatto
Giovanni Ghibaudo
Vercelli Antonella
Nella diagnosi differenziale delle masse cutanee che si sviluppano a livello del condotto uditivo esterno del gatto devono essere inclusi i tumori che originano dalla cute e dagli annessi cutanei e le neoformazioni di origine neoplastica e infiammatoria che originano dalla cavità timpanica e tuba uditiva che aggettano nel condotto esterno attraverso il timpano. I polipi infiammatori sono neoformazioni che derivano da fenomeni infiammatori cronici coinvolgenti la tuba di Eustachio o la porzione interna dell’ orecchio medio situata vicino la tuba di Eustachio; sono costituiti da un asse di tessuto fibroconnettivale comprendente cellule infiammatorie e sono ricoperti da epitelio respiratorio.
Un gatto comune europea maschio di 8 mesi di età viene portato alla visita clinica per la presenza di un’otite ceruminosa-purulenta monolaterale sinistra. Il proprietario riferisce che l’insorgenza dell’otite risale a circa 2 mesi prima e che sono già state effettuate terapie topiche antifungine e antibiotiche senza risultato. Il gatto per il resto gode di buona salute e non presenta altri sintomi dermatologici o sistemici.
All’esame otoscopico si evidenzia abbondante materiale ceruminoso-purulento a livello di pieghe cutanee auricolari e condotto uditivo verticale (figura 1). Si effettua un esame citologico tramite tampone nel condotto uditivo attraverso il cono otoscopico, si allestisce un vetrino portaoggetto tramite la tecnica per rotolamento e il preparato viene colorato con Diff-Quick. Il campione si compone di una popolazione di granulociti neutrofili con segni di tossicità (rigonfiamento nucleare e cariolisi), numerosi batteri bastoncellari e cheratinociti (figura 2). Dopo lavaggio auricolare con soluzione salina sterile a temperatura corporea, l’esame endoscopico evidenzia una neoformazione protundente nel dotto di colore rossastro (figura 3). Si effettua un prelievo per ago-infissione endoscopico-guidata e il vetrino citologico si caratterizza dalla presenza di piccoli aggregati di cellule epiteliali e infiammatorie (figura 4). L’esame endoscopico nel nasofaringe risulta nella norma. Poichè il quadro clinico e citologico è compatibile con polipo infiammatorio, si procede all’asportazione mediante trazione con pinza di Hartmann. All’esame istopatologico viene confermata la diagnosi di polipo infiammatorio. La neoformazione è costituita da proliferazione di cellule epiteliali che rivestono un tessuto fibroconnettivale e infiammatorio (figura 5 e 6).
Alla visita clinica, dopo circa 3 mesi dall’asportazione del polipo, non ci sono segni di recidiva locale (figura 7) e il gatto gode di buona salute.
I polipi infiammatori sono neoformazioni di natura benigna, non neoplastica, che possono formarsi nella tuba di Eustachio e successivamente impegnarsi nell’orecchio medio e/o nel nasofaringe. Sono rari nel cane e poco frequenti nei gatti (di solito di giovane età). Questi soggetti possono presentare sintomi riferibili ad ostruzione oro-faringea, otite media e/o esterna. L’eziologia è sconosciuta. La maggior parte dei casi hanno una presentazione monolaterale. La compressione della massa nell’orecchio medio può causare sintomi neurologici quali nistagmo, sindrome di Horner, testa ruotata e movimenti di circolo. La terapia chirurgica meno invasiva è quella dell’asportazione per trazione con possibilità di recidiva elevata (30%), mentre nell’effettuazione di bullectomia ventrale e asportazione di tutto l’epitelio mucosale della bolla, la percentuale di recidiva è molto bassa. Nel caso descritto il gatto non presentava sintomatologia neurologica e pertanto si è optato per asportazione mediante trazione.
1. Pope ER Feline inflammatory polyps. Seminars in Veterinary Medicine ans Surgery, 1997: 10, 87-93. 2. Harvey RG, Harari J, Agnès JD Ear diseases of the dog and cat. Manson pub. 1th ed. 2001; 208:96-99. 3. Ghibaudo G. Principi di videotoendoscopia nel cane e nel gatto. Poletto Editore 2010: 57-60.