Pododertmatite linfoplasmacellulare
Flavio Giardinelli
La pododermatite linfoplasmacellulare è una malattia a probabile patogenesi immunomediata descritta solo nella specie felina e caratterizzata dall’infiltrazione di linfociti/plasmacellule in sede dermica/sottocutanea a livello dei cuscinetti. Le sedi tipicamente interessate sono i cuscinetti metacarpali/metatarsali ma anche quelli digitali possono essere coinvolti. La localizzazione puo’ essere unica o multipla. Numerose sono le diagnosi differenziali, prime fra tutte le lesioni del complesso del granuloma eosinofilico, i granulomi di natura infettiva (batterici e fungini) e le neoplasie.
Il gatto, comune europeo, femmina sterilizzata di 2 anni di età veniva condotta alla visita clinica per una lesione al cuscinetto metacarpale rilevata dal proprietario circa 20 g prima. All’esame fisico generale non si rilevavano alterazioni. All’esame particolare del tegumento si notava un rigonfiamento molle e indolente del cuscinetto centrale metacarpale. Erano inoltre evidenziabili, sempre sullo stesso cuscinetto, strie ipercheratosiche e una colorazione violacea (figura 1).
L’esame con lampada di wood e il raschiato cutaneo davano esito negativo. All’esame citologico si rilevava la presenza di una flogosi neutrofilica con rari macrofagi e plasmacellule e cocchi intracitoplasmatici. Nonostante i risultati del’esame citologico le lesioni cliniche rilevate erano fortemente suggestive di pododermatite linfoplasmacellulare; una delle prime diagnosi differenziali da tenere in considerazione era comunque il complesso del granuloma eosinofilico per cui si decideva di effettuare una biopsia. L’esame istopatologico evidenziava un’ulcera cutanea a margini netti (figura 2) e una dermatite da perivascolare ad interstiziale di tipo linfoplasmacellulare diffusa sia nel derma superficiale che profondo (figura 3). In alcune plasmacellule erano identificabili globuli intracitoplasmatici fortemente eosinofili riferibili a corpi di Russell (cellule di Mott). Poiché nella patogenesi della malattia sono ritenuti importanti fattori immunosoppressivi, il soggetto è stato sottoposto ad esame sierologico per accertare la presenza di infezione da FIV e da FeLV. Gli esami sierologici sono risultati negativi.
Veniva prescritta una terapia a base di doxiciclina 10mg/kg die per 2 mesi. A distanza di circa 20 giorni dalla terapia il cuscinetto appariva di colore normale solo con piccole strie ipercheratosiche residue (figura 4).
Frequentemente il cuscinetto colpito da pododermatite linfoplasmacellulare tende ad ulcerare e dalla tumefazione violacea e molle puo’ protendere tessuto di granulazione emorragico e infetto. A seconda se la lesione è ulcerata o meno assieme all’infiltrato linfoplasmacellulare sarà presente una componente neutrofilica piu’ o meno cospicua associata alla presenza di agenti batterici intracitoplasmatici. L’infezione secondaria puo’ complicare il quadro citologico e l’indagine istopatologica diventa il mezzo diagnostico piu’ efficace in quanto consente una piu’ accurata valutazione dell’entità dell’infiltrato linfoplasmacellulare e della presenza dei corpi di Rassell. Tra i protocolli terapeutici devono essere considerati l’escissione chirurgica (metodo molto invasivo) e la terapia farmacologia. Alte dosi di prednisone e prednisolone possono portare alla risoluzione delle lesioni, spesso temporanea e con gravi effetti collaterali. Recentemente è stato introdotto l’uso della doxiciclina anche se non è ancora ben noto se la risoluzione clinica delle lesioni sia dovuta ai suoi effetti come antibiotico o come immunomodulatore.
Taylor JE, Schmeitzel. Plasmacell pododermatitis with chronic foodpad ulceration in two cats. J.A.V.M.A. 197: 375-377, 1990. Bettenay S.V., Mueller R.S., Dow K., Friend S. Prospective study of the treatment of feline plasmacytic pododermatitis with doxycycline. Vet. Rec. 152: 564-566, 2003.