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Mucinosi dermica in un cane shar pei 

Autori:

Giovanni Ghibaudo
Antonella Vercelli

Introduzione del caso clinico:

La mucina è una componente della normale struttura del derma. Un suo accumulo eccessivo (mucinosi) può essere presente in associazione a malattie sistemiche come l’ipotiroidismo, l’acromegalia o essere idiopatica. Lo Shar Pei è la razza più predisposta allo sviluppo di mucinosi cutanea e questa puo’ manifestarsi in forma localizzata, regionale o sistemica. La quantità eccessiva di mucina presente in corso di mucinosi dermica conduce allo sviluppo di pliche cutanee pronunciate e/o vescicolazioni mucinose.

Caso clinico:

Uno Shar Pei femmina di 2,5 anni viene portata alla visita per la presenza da circa 2 mesi di ipotricosi sui fianchi e di pliche cutanee pronunciate. All’esame obiettivo generale il cane si presenta in buone condizioni generali. All’ esame dermatologico si evidenzia la presenza di edema facciale (figura 1) e di numerose vescicole a livello del tronco e dei fianchi (figura 2 e 3).

Accertamenti diagnostici clinico:

Le diagnosi differenziali prese in considerazione comprendono malattie autoimmuni vescicolose, l’ipotiroidismo e, considerata la razza, la mucinosi dermica. Si procede all’apertura di una vescicola e il materiale che ne fuoriesce risulta essere vischioso e trasparente. L’effettuazione di un profilo tiroideo (fT4, TSH), di un ecografia addominale e del profilo biochimico risultano nella norma ed escludono la presenza di ipotiroidismo e insufficienza renale. L’esame istopatologico di una biopsia cutanea rileva la presenza di una pseudovescicolazione dell’epidermide secondaria a grave mucinosi dermica (figura 4). Nel derma le fibre collagene appaiono separate da abbondante materiale basofilo granulare riferibile a mucina (figura 5 e 6). Le unità pilifere mostrano follicoli in attiva fase di crescita (accumulo di glicogeno nella guaina esterna della radice) confermando i dati ottenuti dal profilo biochimico. Viene emessa diagnosi di mucinosi cutanea idiopatica.

Evoluzione clinica:

La diagnosi di mucinosi dermica, in assenza d’interessamento oro-faringeo (complicanza potenzialmente letale), è solo un problema estetico. Una terapia immunosoppressiva (2,2 mg/kg di prednisolone a scalare) può essere utile nell’obbiettivo di ridurre la quantità della mucina. In questo caso è stata impostata una terapia con prednisolone a 2 mg/kg per 6 giorni e poi a scalare per un mese. Alla fine del periodo le lesioni erano diminuite del 50%.

Conclusioni:

La diagnosi definitiva di mucinosi cutanea si basa sul segnalamento, la storia clinica, l’esame fisico e la biopsia cutanea. E’ sempre necessario escludere, oltre che l’interessamento oro-faringeo , la presenza di insufficienza renale; il linfedema spesso rilevabile in caso di mucinosi dermica puo’ essere una conseguenza della mucinosi stessa o, in particolare nello Shar pei, conseguire ad una amiloidosi renale. La terapia immunosoppressiva della durata di un mese risulta essere efficace nella maggiore parte dei soggetti, in alcuni è necessario ripetere il periodo di trattamento o instaurare una terapia continua.

Bibliografia:

– Scott, D.W., Miller, W.H., Griffin, C.E. Congenital and hereditary defects in: Muller and Kirk’s Small Animal Dermatology. Chapter 11 p. 800-801. W.B. Saunders Co., Toronto. 1995. – Beale, K.M et al. Papular and plaque-like mucinosis in a puppy. Veterinary Dermatology. p. 2-29, 1991.

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