Ipercheratosi digitale familiare o paracheratosi dei cuscinetti in un cane di razza labrador retriev
Pazzini Luca
Vercelli Antonella
L’ipercheratosi digitale familiare, raro difetto primario della corneificazione del cane, è una condizione idiopatica, che riconosce una predisposizione genetico-razziale. E’ caratterizzata da grave ipercheratosi dei cuscinetti digitali di tutti i piedi, che inizia prima dell’età di 6 mesi. Possono presentarsi fissurazioni e distacchi, con infezioni secondarie, che causano dolore. La diagnosi si basa su età d’insorgenza, quadro clinico particolare e conferma istologica.
Nilo è un cane di razza Labrador retriever, maschio, di 10 anni di età, che vive solo a Bolzano, alimentato con una dieta commerciale bilanciata e regolarmente vaccinato. Il proprietario riferisce che ha sempre avuto ispessimento dei polpastrelli e da 2 anni distacchi ricorrenti di materiale cheratinico da tutte le zampe. L’esame dermatologico rileva ispessimento di tutti i cuscinetti digitali con notevole ispessimento dello strato corneo più evidente nei margini, su tutte le zampe, con fissurazione (figura 1) e parziale distacco epidermico (figura 2) che causa dolore, in assenza di sintomatologia sistemica. Il cane non presenta lesioni dermatologiche sul tartufo.
Poichè le lesioni sono presenti da quando il cane era cucciolo la diagnosi clinica più probabile è l’ipercheratosi digitale familiare. L’esame ematochimico completo eseguito nei 2 mesi precedenti risultava nella norma. L’esame citologico per apposizione dalle aree di parziale distacco epidermico evidenzia granulociti neutrofili con batteri coccacei fagocitati. Viene somministrata cefalessina 25 mg/Kg BID per OS in preparazione alla biopsia del margine del cuscinetto digitale, comprendente una fissurazione, che viene eseguita dopo 2 settimane. L’esame istopatologico evidenzia ipercheratosi (figura 3) di tipo localmente paracheratosica (figura 4). Nello strato corneo si osservano piccole pustole neutrofiliche e nel derma una modesta flogosi interstiziale linfoplasmacellulare.
Si prosegue la terapia antibiotica sistemica per 1 settimana e si instaura un protocollo di terapia topica con una crema a base di isotretinoina allo 0,025% BID (evitando accuratamente il leccamento) associato a spennellate con glicole propilenico al 60% SID ed integrazione alimentare a base di acidi grassi essenziali e vitamina E. Poichè è in corso un distacco epidermico si associa un disinfettante topico in gel a base di clorexidina allo 0,45%. Dopo due mesi l’ispessimento dei cuscinetti digitali è ridotto, i cuscinetti presentano un aspetto liscio e permangono piccole formazioni coniche laterali (figura 5, 6). I distacchi epidermici sono meno frequenti e non causano dolore.
L’ipercheratosi digitale familiare è un difetto della corneificazione (probabilmente un sottogruppo delle ittiosi) con aspetto clinico molto caratteristico. Si osserva con maggior frequenza e con tendenza alla familiarità nei Dogue de Bordeaux e negli Irish terrier ma è stata descritta anche nei Kerry Blue Terrier, nei Labrador e Golden retriever e nei meticci. Si ipotizza una modalità di ereditarietà autosomica recessiva. Clinicamente assomiglia al cheratoderma palmoplantare ereditario nell’uomo, genodermatosi conseguente a mutazioni nei geni che codificano per le proteine coinvolte nella differenziazione terminale dello strato corneo. Nel cane è stato dimostrato che queste mutazioni non sono implicate nell’insorgenza della malattia. Le lesioni digitali possono essere precedute dallo sviluppo di cuscinetti lisci di aspetto simile alla pergamena che rapidamente danno inizio ad una grave proliferazione cheratosica con protrusioni laterali a forma di cono. Nel caso descritto le alterazioni istopatologiche dei cuscinetti si caratterizzavano per la presenza di paracheratosi. Tale aspetto si osserva anche nella paracheratosi nasale ereditaria del Labrador retriever. Poichè l’ipercheratosi digitale familiare può avere istologicamente aspetti morfologici variabili in dipendenza della razza colpita, e nei Labrador è associata a paracheratosi è possibile che le lesioni ai cuscinetti rappresentino una variante clinica della paracheratosi nasale ereditaria di questa razza. E’ interessante notare come in un recente articolo in 2 dei 18 Labrador affetti da paracheratosi nasale erano presenti lesioni concomitanti ai cuscinetti, purtroppo non erano state eseguite biopsie per accertarne la natura paracheratosica. In questo caso la lesione era confinata ai cuscinetti e non era mai stato notato interessamento del tartufo. Il trattamento è sintomatico, deve proseguire per tutta la vita ed è diretto ad ammorbidire e rimuovere l’eccesso di cheratina. Sono segnalati risultati incoraggianti con trattamenti topici a base di retinoidi.
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