Stampa caso clinico

Dermatosi che risponde alla somministrazione di zinco in un akita inu

Autori:

Andrea Massarelli
Diana Binanti

Introduzione del caso clinico:

La dermatosi che risponde alla somministrazione di zinco consegue ad un deficit di questo minerale nell’organismo. La carenza di zinco può dipendere da un difetto genetico che comporta una sua scarsa assimilazione o metabolizzazione (sindrome di tipo I), oppure da una sua carenza nella dieta (sindrome di tipo II). E’ segnalata una predisposizione nelle razze Nordiche (Siberian husky, Alaskan malamute e Samoiedo), Bull Terrier ed altre razze, per la sindrome di tipo I . La sindrome di tipo II interessa prevalentemente razze a rapida crescita, come l’Alano e il Pastore Tedesco, ma può manifestarsi in qualsiasi cane con problemi carenziali/ nutrizionali. Entrambe le sindromi mostrano lesioni dermatologiche sovrapponibili e caratterizzate da eritema, alopecia e scaglie/croste giallo-grigiastre e compatte, tenacemente adese alla cute. Le lesioni, tipicamente localizzate sulla superficie interna dei padiglioni auricolari, in sede perilabiale, perioculare, dorso del naso e sui punti di pressione di gomiti, garretti, carpi e tarsi, sono spesso simmetriche. Non è raro riscontrare scaglie e croste anche sui cuscinetti; talvolta le lesioni coinvolgono anche scroto, prepuzio e vulva e spesso sono complicate da infezioni secondarie batteriche e/o da lieviti.

Caso clinico:

Yoshi è un cane Akita inu, di 6 mesi di età. Per la presenza di croste e arrossamento periorbitale e del padiglione auricolare con evidente diradamento del mantello e lieve prurito, veniva trattato con cefalessina per una sospetta impetigine del cucciolo, senza alcun miglioramento. All’esame dermatologico Yoshi presenta lesioni desquamative, eritematose e crostose perioculari e sulla superficie interna di entrambi i padiglioni auricolari. Per l’anamnesi ,la tipologia e distribuzione delle lesioni (Figure 1,2,3,4) si sospetta una dermatosi zinco responsiva e si inizia quindi una terapia con 2 compresse al giorno di Zincogen Pet. Il proprietario, dopo circa 20 giorni dall’inizio della terapia, non osservando ancora grandi miglioramenti, senza consulto veterinario interrompe la terapia prescritta e somministra un mangime per soggetti ipersensibili . Progressivamente i segni clinici peggiorano, ricompaiono le lesioni periorbitali (figura 1,2) e auricolari (figura 3) e il diradamento del mantello. Al fine di confermare il sospetto clinico, si decide di procedere all’esame istopatologico, eseguendo biopsie cutanee multiple.

Accertamenti diagnostici clinico:

All’esame istologico si osservano marcata iperplasia epidermica con aspetti di paracheratosi estesa, particolarmente evidente al margine degli osti follicolari che appaiono dilatati. E’ presente inoltre dermatite superficiale da perivascolare ad interstiziale con infiltrato misto che comprende linfociti, neutrofili, macrofagi e rari eosinofili (Figura 4). I reperti istologici sono riferibili alla dermatosi che risponde alla somministrazione di zinco (sindrome di tipo I, compatibilmente con l’età , razza del cane e una sua corretta alimentazione).

Evoluzione clinica:

A seguito della conferma istologica viene somministrato nuovamente Zincogen Pet , in dose doppia (2 capsule mattina e sera), associato a prednisone orale a 1mg/kg per 7 giorni poi a giorni alterni per tre volte per gestire il prurito, seppur moderato. Il cane migliora rapidamente ed ad oggi, tre mesi dall’esordio della malattia, il cane, con la terapia a base di zinco, non presenta lesioni dermatologiche (Figura 5).

Conclusioni:

Nelle razze fortemente predisposte, come le razze nordiche, la terapia si basa sulla supplementazione di zinco (solfato di zinco a 5-10 mg/Kg die, oppure, zinco metionina a 1,7-2 mg/Kg die o zinco gluconato a 1,7-2,8 mg/Kg die). Il cortisone (prednisolone) può essere utilizzato a basso dosaggio (0,1-0,15 mg/Kg die), perché favorisce l’assorbimento intestinale dello zinco, e riduce il prurito.

Bibliografia:

Gross TL,Ihrke PJ,Walder EJ.SkinDiseases of the dog and cat. 2°ed 2005. Roudebush P, Wedekind KJ. Zinc-responsive dermatosis in dogs. Vet. Dermatol. 2002; 13:63.

Tags:   

Seguici e ricevi la newsletter